Comportamento diffidente
Sono sicuro che rideranno di me
Non posso fidarmi di nessuno, sono solo
È un complotto, sono tutti contro di me!
Prevale la difficoltà a fidarsi degli altri con una conseguente tendenza ad isolarsi e a distanziarsi psicologicamente. Le emozioni più spesso coinvolte sono la paura, la vergogna e la rabbia verso gli altri.
Gli “altri” vengono vissuti come inaffidabili, imprevedibili o addirittura pericolosi, devono cioè in qualche modo essere tenuti a distanza allo scopo di evitare sentimenti spiacevoli e inquietanti pagandone però il “prezzo” in termini di isolamento ed emarginazione.
La sfiducia e la diffidenza esasperata porteranno, infatti, la persona a diminuire le relazioni umane, le interazioni sociali, la ricerca degli stimoli e questo, anche se nel breve periodo procura un sollievo dai sentimenti di inquietudine, paura e sospetto, nel lungo periodo produce un impoverimento della vita del soggetto.
La notevole restrizione delle interazioni sociali, la sfiducia negli altri e di conseguenza anche nelle proprie capacità di gestire i rapporti interpersonali hanno come prima conseguenza diretta lo sviluppo di una Depressione.
Diffidenza e sfiducia sono anche strettamente connesse con il Disturbo d’ansia generalizzato e con la Fobia sociale in cui la persona più che verso gli altri nutre sfiducia verso se stesso e il Disturbo evitante di personalità in cui la persona teme ed evita situazioni in cui può essere al centro dell’attenzione altrui e “svelare “ di essere inferiore o inadeguato.
La patologia che però è più strettamente collegata all’atteggiamento di sfiducia e diffidenza verso il prossimo è il Disturbo paranoide di personalità in cui la persona è dominata dalla sospettosità e dal senso di persecuzione che gli altri rappresentano.
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